VETRINA 33

Nel corso del I secolo, grazie alle distribuzioni agrarie augustee, tutto l’agro alto mantovano era ormai bonificato e coltivato. Nella zona collinare abbiamo un’alta concentrazione di ville nobili e infrastrutture produttive: fornaci, acquedotti, piccoli luoghi di culto, e non potevano mancare le aree cimiteriali.
Lungo la via Cavallara, che conduce al Mincio e alla via Postumia, ne sono state individuate due, per un totale di oltre 180 sepolture, databili tra la fine del I sec. a. C. e la prima metà del III sec d.C..
Un grande plastico riproduce l’area di scavo della più vasta con le diverse tipologie e l’esatta collocazione delle 153 sepolture.
A fianco è stata ricomposta una caratteristica tomba “a cassetta” probabilmente riconducibile ad un agricoltore abbastanza agiato.
Il rito funebre comportava la cremazione del defunto, la raccolta delle ceneri e la sepoltura con un corredo funerario la cui composizione rifletteva in molti casi l’attività del defunto. Vi si trova vasellame da mensa, cesoie da pastore o roncole da vignaiolo, lucerne, qualche moneta e anche qualche oggetto di pregio. In qualche caso vi sono anche oggetti che denunciano un passato militare.

alcuni oggetti di questa vetrina

Ricostruzione tomba romana.

Tomba romana

Tomba romana a cassetta con relativo corredo funerario

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vetrine

Vetrina 30.

Vetrina 30

Poco lontano da Cavriana, in località “1° Maggio”, vi era un vasto complesso residenziale nel quale oltre ai resti di muri e materiale laterizio e ceramico eterogeneo
Vetrina 31.

Vetrina 31

La Produzione vetraria
Vetrina 32.

Vetrina 32-36

Contengono diversi corredi funerari completi, una selezione di lucerne ordinate in modo tipo-cronologico e suppellettili, vetri e ceramiche scelte.

VETRINA 33

Plastico della necropoli della Cavallara.